La proposta è stata formulata dalla Regione Emilia Romagna. Consente ai bambini di tornare a scuola, attività che oggi è preclusa perché immunodepressi
Le vaccinazioni dei bambini in Emilia Romagna sono fortemente a ribasso. L’ente di governo della regione allora ha deciso di consentire l’iscrizione al nido o alla materna esclusivamente ai bambini che abbiano espletato questa necessaria profilassi. E il ministro della salute Beatrice Lorenzin ha parlato esplicitamente di “buona proposta”. IN una nota Ansa, sempre la Lorenzin, ha aggiunto: “va analizzata, perché c’è un rischio, per i bambini che vanno all’asilo e alla materna, di poter riscontrare importanti malattie perché c’è un buco vaccinale molto grande“.
C’è qualche problema di coerenza del dettato costituzionale dove all’articolo trentadue si parla di libertà di accesso a tipologie di cure e anche di libertà di cura. IL problema in questo caso, si eccepisce, è di prevenzione ed è anche un problema di natura sociale, non di scelta individuale. “È un problema di sicurezza, igiene e salute pubblica – ha infatti chiarito il ministro – e in presenza di una situazione di calo molto forte delle vaccinazioni obbligatorie e non, come quello registrato in Emilia Romagna, non mi sento di condannare la decisione che ha preso la Regione”.
Ma il messaggio di Lorenzin è anche dedicato alle figure genitoriali: “Spero però ci sia una maggiore sensibilità da parte dei genitori me dei cittadini al problema, che si rendano conto che il problema esiste ed è un pericolo per i propri figli”.