Il Censis ha pubblicato una ricerca dove evidenzia la necessità di molti italiani di ricorrere al servizio privato
Il 18% dell’intera spesa sanitaria italiana è pagata dagli italiani che si metteno le mani in tasca per la visita specialistica o per l’intervento. Il servizio sanitario nazionale universalistico e per vocazione pubblico non riesce a sopperire alla richiesta di cure. Tanto che in 41,7% delle famiglie una persona in un anno ha dovuto rinunciare alle cure mediche del servizio sanitario pubblico a causa delle liste di attesa.
A dirlo è il Censis in una ricerca più complessiva che ha voluto rispondere al quesito: “Quale welfare ci possiamo permettere? Che rapporto c’è tra il contenimento della spesa pubblica per il welfare e la sostenibilità dei budget delle famiglie?” La ricerca è stata presentata alla Residenza di Ripetta il 20 ottobre.
La percentuale del 18% della spesa sanitaria totale significa cinquecento euro pro-capite l’anno. In Francia la percentuale di spesa privata per la sanità è invece del 7%, in Inghilterra del 9%.