Nuovi farmaci contro epatite C

La portata curativa del farmaco è inimmaginabile rispetto alle aspettative di qualche anno fa, solo che non è accessibile completamente per gli alti costi

 

Nelle finanze dello Stato deve essere studiato ancora l’impatto dei nuovi farmaci contro l’epatite C. Ma l’effetto curativo è certo. Però non ancora a disposizione di tutti. I sistemi di somministrazione del farmaco che riesce ad eradicare l’epatite C debbono essere ancora messi a punto dal sistema sanitario nazionale, pena andare in bancarotta a far saltare ogni riequilibrio sulla spesa sanitaria.

A sottolineare la situazione delicata nel mondo dei farmaci (che rappresentano la vera alternativa attuale, ai sistemi di cura consolidati) l’Agenzia del farmaco ha pubblicato i dati sui consumi e la spesa farmaceutica nei primi 9 mesi del 2015. Tra l’insieme si evidenzia il dato che da gennaio a settembre 2015 sono stati spesi per il sofosbuvir (Sovaldi) 680 milioni: più che per tutti i primi dieci principi attivi usati contro il cancro. Risponde a un quinto dell’intera spesa per i farmaci antitumorali.

Si stima che un corso di trattamento costi circa 30 mila euro. Sempre sulla base della stima si ritiene siano 20 mila le persone curate.

Nel convegno di giovedì 31 marzo alla biblioteca del Senato, Giovanni Spadolini in piazza della Minerva, organizzato dall’Osservatorio Sanità e Salute, le prospettive di cura dell’epatite C.