Ma i medici tengono il fronte di contestazione per l’alea dei provvedimenti previsti a loro favore
Assunzioni a tempo determinato o flessibili. Dovrebbero partire immediatamente. Si lavora anche sui concorsi veri e propri. Dopo due giorni di discussioni sono queste le conclusioni a cui è arrivato il Consiglio dei ministri che se non revoca lo sciopero dei medici del 16 dicembre quantomeno ne accoglie le istanze fondamentali. Niente più precari storici, questa almeno la promessa.
Ed è lo stesso ministro Beatrice Lorenzin in una nota Ansa a spiegare: ”Abbiamo cambiato il sistema alla base delle assunzioni, non più legate alla legge sulla responsabilità dei medici e cioè alla riduzione della medicina difensiva. I fondi arriveranno invece dai risparmi generati da altri provvedimenti entrati in stabilità: su appropriatezza, centrali uniche di acquisto, piani di rientro delle Asl in deficit”. Ma è lo stesso ministro a specificare che ci sarà bisogno del risparmio di trecento milioni necessari dalle regioni. Una diminuzione di costi considerata a portata delle possibilità. Ma l’obiezione nel fronte dei medici rimane il fatto che i risparmi non sono certi ma sono tutti da verificare.