Che feeling hai col mondo? Si è conclusa lunedì una ricerca su scala mondiale che individua lo situazione psicologica dei sette milioni che hanno aderito alla ricerca effettuata con lo smartphone
Un App ci dirà di quale umore è il mondo. Ed è la settimana appena chiusa lunedì 10 ottobre ad essere monitorata da un App. IL globalismo riguarda anche i sentimenti sul mondo. Si intende così capire lo stato di benessere psicologico delle persone che abitano il mondo. Almeno la parte di Terra economicamente e tecnologicamente evoluta.
A darne informazione una nota Ansa.
Il test prenderà esame lo stato di persone durante le diverse fasi della loro giornata e ci saprà dire qual è la media o qual è la concentrazione di gioia, di rancore, di gaiezza o depressione. Il campione preso in esame riguarda sette milioni di persone.
La ricerca ha preso il nome di un’interrogazione: “How is the World Feeling?” Come se importasse veramente a qualcuno l’umore del mondo, come se potesse decifrarsi l’umore del mondo, come se ad essere prioritario per ciascuno è il proprio umore e quello delle persone maggiormente prossime.
La forma delle rilevazioni è anonima. (Quali garanzie ci sono? Non si capisce bene).
L’app si scaricare gratuitamente. (Ovvio). Le versioni sono due e sono valide per ciascun smartphone. IL vantaggio per chi si scarica l’app consiste nell’avere un diario delle proprie emozioni aggiornato all’istante e oggettivamente verosimile, cioè non mediato dall’umore del soggetto che dà una valutazione a sé stesso nel momento in cui si dà il voto sullo stato di brillantezza emotiva.
Il vantaggio secondo gli allestitori della trovata consiste proprio nell’aiutare ciascuno a non sentirsi un’isola bensì entrare in relazione col mondo. La convinzione è che il mondo sia pieno di persone a tendere una mano verso chi è in difficoltà emozionale. Sempre l’App dà consigli per uscire dagli stati più bassi dell’umore.
Le informazioni raccolte saranno utili per comprendere le sensazioni degli abitati nell’emisfero terraqueo che ha conosciuto una crescita tecnologica. In più fare la specifica rilevazione se la depressione sia più maschio o più femmina.