A porre l’attenzione è l’immunologo Massimo Galli, anche se ritiene siano inutili e ingiustificati gli allarmismi
“La pandemia non è finita. Dobbiamo continuare ad avere l’attenzione necessaria, ma senza panico, non ce n’è ragione, considerata la vasta platea di persone immunizzate in Italia”. A dirlo è Massimo Galli, e del resto quasi mai ha avuto torto finora. L’immunologo dell’ospedale Sacco di Milano ha anche precisato: “Bisogna ricordare che ci sono oltre 40 milioni di vaccinati nel nostro Paese e diversi milioni di guariti, che potrebbero essere complessivamente 30 milioni, da una stima approssimativa. Questo vuol dire che la popolazione non è scoperta rispetto al virus” ha detto ancora Galli, ricordando però che bisogna “ovviamente evitare che i fragili e quelli che non rispondono al vaccino finiscano in ospedale o, peggio, muoiano. Per questo è necessario non abbandonare la prudenza e l’attenzione”. Anche secondo il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, si sta diffondendo a gran velocità
La sotto-variante di Omicron consiste nella quinta generazione della prima sotto-variante di XBB. Come gli altri virus hanno un nome di codice. In questo caso si riconosce con XBB 1.5. Proprio per rimarcare la radice di cui è sotto-variante.
Negli Stati Uniti già rappresenta il quaranta per cento dei casi. La settimana precedente a quella testata era della metà. Ad inizio dicembre stava all’1%. Si diffonde nonostante le protezioni immunitarie costituite dai vaccini destinati, però, alle precedenti varianti.