Il ritorno degli anticorpi

Nell’impasse di produzione dei vaccini, aumentano le quotazioni degli anticorpi monoclonali sui quali inizialmente convergeva l’attenzione degli studiosi che non ritenevano fosse perseguibile l’elaborazione di un vaccino in tempi rapidi. I vaccini invece sono arrivati e si è parlato meno di anticorpi monoclonali. Ora che si evidenzia una crisi per le forniture dei vaccini i monoclonali ritornano in auge.

A sostenere il livello di crescita nei sistemi di cura è proprio Roberto Burioni che si dice entusiasta per la messa a punto di due anticorpi neutralizzanti. Si chiamano bamlanivimab e etesevimab. Il loro ottimo effetto nella cura contro il Covid è stato trattato nella rivista scientifica Jama. Il virologo star della comunicazione ha commentato: “Ottime, ottime, ottime notizie. Il cocktail di anticorpi monoclonali umani della Eli Lilly riduce il rischio di ospedalizzazione e di morte del 70%” scrive il virologo. Da notare, nessun morto tra i pazienti trattati. Adesso muoviamoci”. La base produttiva è a Latina.

Il trattamento con la combinazione di questi due anticorpi neutralizzanti riduce il rischio di ricovero e morte per Covid-19 del 70%. A dirlo è la casa produttrice che afferma: “il test su pazienti ad alto rischio con recente diagnosi di Covid-19: su 1.035 persone, ci sono stati 11 eventi come ricoveri e decessi (2,1%) nei pazienti che assumevano la terapia e 36 eventi (7,0%) in quelli trattati invece con placebo. Ci sono stati 10 morti in totale, tutti verificatisi in pazienti che assumevano placebo e nessuno fra quelli che hanno ricevuto gli anticorpi”.

Sempre nella ricerca si afferma che la carica virale è stata ridotto facilitando la diminuzione dei sintomi.

Si chiamano anticorpi nella classe di molecole che si attivano in caso di invasione da parte di un agente estraneo. Monoclonali perché diretti specificamente ad agenti esterni individuati come nemico. È possibile attivare un’autodifesa dell’organismo di questo tipo solo se si è individuato il nemico da battere, si è isolato e prodotti da una specifica cellula immunitaria. La difficoltà a produrli in serie, quindi servirsene in Medicina, consiste nella capacità di saperli preservare perché la loro vita è breve.

https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2775647