Governare la sanità globale è possibile, ma c’è bisogno di maggior numero di nozioni sulle malattie sulla Terra
Un’accelerazione sui sistemi informativi in ogni paese del mondo, in ogni organizzazione sanitaria. Lo chiede l’Organizzazione mondiale della sanità. Lo afferma l’Aifa, in risposta all’Oms. Si è realizzato un luogo di raccolta, analisi, dei dati su una postazione specifica le cui informazioni debbono essere implementate in modo sempre più specifico e dettagliato: health data.
Ma si tratta di un’idea forza che non vale solo per i paesi in via di sviluppo o sotto il livello di standard di vita dei quelli industrializzati. Anche per l’Italia deve valere il concetto per cui nessun sistema sanitario può funzionare senza una buon sistema informativo. Ripetutamente infatti è stato ribadito che il sistema telematico della nostra sanità non è in rete e si presenta in modo frastagliato. Avere il dettaglio sulle cause di mortalità, sulle malattie tipiche di un’area territoriale, sulle eventuali endemie, aiuta molto nello svolgere una politica di prevenzione e di intervento.
E i dati invece sono molto scarsi. L’Oms per il 2014 lamenta una scarsità di dati sulle cause di morte. Ci sono paesi, tra i quali non è esclusa l’Italia, che non hanno dati fede-degni su malattie e loro esiti. La campagna di informazioni si propone di raggiungere in sessanta Paesi a reddito basso l’implementazione di piani di investimento per rafforzare i sistemi di informazione sanitaria.