Quando andremo a vaccinarci saremo sottoposti a un documento informativo che ci rende noto il tipo di farmaco a cui siamo sottoposti e ai suoi eventuali effetti indesiderati.
Si parla così dei cosiddetti Advise drug reaction (Adr). “Il vaccino può causare reazioni avverse” c’è scritto nel documento.
Le reazioni possono essere di tre tipi: molto comuni (possono interessare più di 1 paziente su 10) e comprendono dolore, arrossamento, gonfiore nel sito di iniezione; stanchezza; mal di testa; dolori muscolari; brividi; dolori articolari e febbre. Il secondo tipo sono le reazioni non comuni, che possono interessare fino a 1 paziente su 100, come l’ingrossamento dei linfonodi.
Infine, il documento fa riferimento alla Adr rare: “Sono state segnalate alcune rare gravi reazioni allergiche in seguito alla somministrazione del vaccino Pfizer-BioNTech COVID-19 durante la vaccinazione di massa, al di fuori degli studi clinici” in narrativa.
” I sintomi di una reazione allergica includono: orticaria (protuberanze sulla pelle che sono spesso molto pruriginose); gonfiore del viso, della lingua o della gola; respirazione difficoltosa”.
Ci sono i casi di allergie. E allora si invita a “consultare immediatamente il proprio medico curante o ricorrere a strutture di pronto soccorso. Negli studi clinici non sono stati osservati decessi correlati alla vaccinazione”.
“Non si può contrarre la malattia COVID-19 in seguito alla somministrazione del vaccino perché l’RNAm inoculato non può indurre la replicazione del virus” rassicura infine il documento, per concludere con l’avvertenza finale che “Non è possibile al momento prevedere danni a lunga distanza”.