Brema e Magdeburgo danno uno stop al discusso metodo naturalistico nella formazione dei medici. Ne dà notizia Da.Zone.Line.
In Germania le due Camere non hanno previsto l’omeopatia (precedentemente contenuta) nell’adozione degli emendamenti sull’aggiornamento dei medici. (Va ricordato che in Germania settemila medici hanno attualmente il nome aggiuntivo omeopatia. Si tratta, secondo l’impostazione omeopatica, anche di “pluralismo terapeutico” evitando la “monocultura in medicina”).
La motivazione è sempre quella del microbiologo italiano Roberto Burioni: “non ci sono evidenze scientifiche”.
Vero anche che il presidente dell’Associazione medica della Sassonia ha garantito libertà ai medici per lavorare nel campo dell’omeopatia. Ammettere però l’ulteriore formazione, quindi lo specifico esame, riconoscerebbe la professione all’esterno.
Prevedibile il lamento dei medici omeopatici che ritengono questa decisione un “passo indietro”.