Un milione novecentomila persone hanno rinunciato alle prestazioni sanitarie per ragioni economiche. Lo dice l’ultima rilevazione disponibile che fotografa la situazione del 2022. A rischio due milioni centomila famiglie di indigenti. Complessivamente le famiglie spendono trentasette miliardi per curarsi. Un costo a famiglia pari a 1.362 euro che è in tendenza di aumento di sessantaquattro euro rispetto l’anno precedente. C’è una crisi di sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale semplicemente guardando i dati messi a disposizione dall’Istat.
In Italia il bilancio della sanità è pari a 171 miliardi 867 milioni. Il 75,9 per cento arrivano da risorse pubbliche. E sempre sui costi da sostenere per curarsi, il 16,7% delle famiglie dichiara di avere limitato la spesa per visite mediche e accertamenti periodici preventivi.
L’Istat rileva che il 4,2% delle famiglie dichiara di non disporre di soldi in alcuni periodi dell’anno per far fronte a spese relative alle malattie. Quindi, a ben vedere, i soldi spesi dalle famiglie per la cura della salute sono anche sottostimati per il fatto che molti, a causa di indigenza, rinunciano tout court alle cure. Altrimenti ben altro sarebbe il rapporto tra spesa pubblica e privata.