Cautamente ottimista l’Organizzazione mondiale per la Sanità ma preoccupata per l’Italia
“La maggior parte dei pazienti – spiega cinque giorni fa Michael Ryan, capo del programma di risposta alle emergenze dell’Organizzazione mondiale della sanità – contrae una forma molto lieve del virus e tutto finisce in un paio di giorni, ed è un’ottima notizia per i giovani e i giovani adulti. Ma c’è anche un numero significativo di persone, ben il 20% dei pazienti, che si ammala in modo molto grave”.
E mentre la Commissione nazionale per la salute ha confermato che ieri sono morte altre 150 persone dalla Cina, a Hubei trecentonovantotto nuovi contagi, (77.152 casi in Asia), sempre l’Organizzazione mondiale della sanità non ha di meglio da fare che paventare la pandemia e dichiararsi preoccupata per l’Italia, quando probabilmente quello in Itali è l’unico dato reale perché effettivamente verificato (ANSA).
Nel pomeriggio del 24 febbraio in Italia il bilancio del contagio e dei decessi è stato illustrato dal capo dipartimento della Protezione civile, Angelo Borelli. In Emilia Romagna si contano diciotto contagiati. In Piemonte quattro. Nel Lazio i conosciuti tre positivi che sono la coppia di cinesi più uno. Ma sono Lombardia e Veneto a rappresentare il “caso Italia”. In Lombardia ci sono duecentodiciannove contagiati di cui centosessantasette sono ammalati e cinque deceduti. Nel Veneto, ventisette casi e un deceduto.
(In foto Michael Ryan).