Maggiore elasticità per la gestione delle finanze dei governi locali in tema di sanità
Il decreto del Consiglio dei Ministri approvato venerdì 6 novembre non prevede fondi aggiuntivi per le Regioni però concede loro trent’anni per l’ammortamento dei debiti contratti.
La Regione Piemonte, una delle migliori in Europa e nel mondo in termini di prestazioni sanitarie, aveva i maggiori problemi. In Piemonte, infatti, i sei miliardi di disavanzo provenivano – per oltre la metà – dalla sentenza della Corte Costituzionale che impone di contabilizzare nel bilancio regionale i finanziamenti per il pagamento dei creditori e poi destinati ad altri scopi.
Sempre il decreto prevede due disposizioni per la Sanità. La prima, le Regioni possono iscrivere provvisoriamente in bilancio le risorse dovute dalle aziende farmaceutiche. La seconda consiste nell’estensione della legge anti-corruzione.