Tra i pazienti del sistema sanitario,più di uno su due dichiara di non riuscire a curarsi nelle strutture pubbliche: il 56% nel 2017, +2% rispetto al 2016. A rendere pubblico il dato è il ventunesimo Rapporto Pit Salute Cittadinanzattiva presentato ieri a Roma. Specificamente sotto accusa sono i tempi di attesa. La lungaggine tra il momento della richiesta e quello dell’effettuazione del servizio in un anno è salito dal 54,1 per cento al 56 del 2017. Ma è sulle visite specialistiche il disagio maggiore. In tal senso le segnalazioni per lentezze e inadeguatezze vanno dal 7,8% del 2016 al 9,9% del 2017. A pesare sono anche i costi. In particolare, i farmaci. Le lamentele passano dal 19,4% del 2016 al 23,8% del 2017. Capitolo a parte, fortemente problematico, quello dell’accesso ai farmaci innovativi per l’epatite C: il 30,4%, in deciso calo rispetto al 44,4% del 2016.