IL continente antico si conferma tale anche per la media di età dei suoi abitanti
L’Italia è al secondo posto. Al primo c’è la Francia. Piazzamento, terzo posto, per la Svezia. Non stiamo parlando di una competizione olimpica. Bensì di concentrazione di ottuagenari nei singoli paesi dell’Unione europea. Quindi l’Italia è la nazione con la maggior quota (il 6,5%) di popolazione che, al primo gennaio 2015, aveva compiuto 80 anni o più. Eurostat ha pubblicato il resoconto di indagini sociologiche evidenziate durante la giornata internazionale degli anziani.
Quindi, a quota percentuale europea del 4,9%, nella rilevazione del 2005 l’Italia era risultata seconda, alle spalle della Svezia (5,4%), che però negli ultimi dieci anni è scesa al 5,1%.
Ma non va a merito del sistema sanitario italiano il fatto che il nostro paese sia quarto – alle spalle di Francia, Spagna e Lussemburgo – per l’aspettativa di vita degli ottantenni: dieci anni contro una media di 9,5. Anche lì, è la Francia al primo posto. I transalpini che superano gli ottant’anni possono infatti aspettarsi di vivere più a lungo, rispetto l’Italia e il resto d’Europa.
A livello UE, la speranza di vita all’età di 80 anni si è attestato a 9,5 nel 2014. Vivono almeno 11 anni in più in Francia, seguita da Spagna (10,4 anni), il Lussemburgo (10,1 anni) e in Italia (10,0 anni). All’estremità opposta della scala, l’aspettativa di vita più bassa all’età di 80 è stato registrato in Bulgaria (7,0 anni), la Romania (7,6 anni), Croazia (7,7 anni), Ungheria e Slovacchia (entrambe 7,9 anni). Ciò significa che vi è un gap di 4 anni in tutta l’UE, come l’aspettativa di vita per quanto riguarda all’età di 80.